Da quel mondo di sorrisi..

Tutto ebbe inizio con un week end in un luogo chiamato Collegalli, in una struttura rustica che potesse permettere lo spazio per tutto quello che il laboratorio richiedeva: una grande sala rettangolare nella quale era presente pure una sorta di tribuna in muratura, c'era poi un bel refettorio, alcune stanze più confortevole e un paio collegate tra loro al primo piano che potessero fungere da dormitorio, una chiesa e un bel giardino fuori. Tutto immerso nelle colline pisane. Il gruppo era composto dai 12 partecipanti al corso "Un mondo di sorrisi", 4 formatori componenti lo staff del week end e 3 ragazze che potessero aiutare logisticamente l'andamento del laboratorio e allo stesso tempo partecipare ad alcune attività.

Fu il primo appuntamento del corso di formazione in clowneria di aiuto alla persona, promosso dalla confraternita della Misericordia e dal CESVOT. Si iniziò con un residenziale sulle dinamiche di gruppo che sapesse sin da subito spingere il gruppo ad una costruzione di sè anche rispetto al resto del corso di formazione. Dopo una settimana da questo T-group infatti iniziò tutta una serie di appuntamenti mirati all'apprendimento delle tecniche del clown con specialisti del settore, sensibilizzazioni di stampo psico-pedagogiche, uno sportello di consulenza per tutti e altri appuntamenti esperienziali di supervisione e formazione attraverso l'approccio della Gestalt. Tutto questo si svolse lungo pure un crescente affacciarsi alla pratica da parte loro, in strutture per anziani, rsa, ambulatori e altro.
Era l'anno 2007 e la possibilità di iniziare non solo a concepire ma anche a sperimentare quella che per me è la ricca convivenza delle due tecniche, se così posso dire, per la sensibilizzazione a tutto ciò che concerne il mondo della relazione, il T-group e la Gestalt, divenne presto un avvincente motivo di studio, di lavoro e di fede.

Il laboratorio T-group fu condotto allora con l'aiuto di colleghi, oltre alle 20 ore riguardanti il piccolo gruppo (12 partecipanti+trainer e 2 osservatori) una plenaria di 2h dove fossero presenti tutti i 'conviventi' della struttura e quindi l'intero staff composto da 4 componenti, i partecipanti e le tre ragazze. Quest'ultime, durante le sessioni di piccolo gruppo, svolgevano liberamente un lavoro con il membro dello staff che non partecipava alla conduzione del piccolo gruppo ma che aveva la mansione di counselor per i partecipanti negli intervalli, e appunto di conduttore della plenaria. Il lavoro fu imponente, imponente fu la mole di materiale su cui lo staff intero cercò di stendere le proprie osservazioni, il proprio partecipare e i propri interventi.

Dopo il T-group iniziarono gli appuntamenti con i maestri clown e gli altri specialisti ed iniziai a proporre lavori sulla creatività attraverso l'approccio Gestalt assieme a momenti dove fosse possibile condividere e confrontarsi sull'intera esperienza del corso di formazione. Bello vedere che, attraverso tutta una serie di trasformazioni, evoluzioni ecc.. il gruppo dei volontari clown della Misericordia di Ponsacco esiste tutt'oggi e riesce ad avere una forte predisposizione ad intervenire nelle strutture richiedenti del territorio, una forte capacità di auto-organizzazione e auto-aggionamento e un grande entusiasmo.

E comunque, a partire dalla stesura del brillantissimo progetto, tutta l'esperienza (del progetto, dei partecipanti e la mia con loro) nacque da qui..