Suggestione dal corpo e oltre


Il corpo si distende per una volta, davvero. Senza guardare perchè non c'è bisogno, c'è chi guarda per me, un angelo forse, un essere comparso con dedizione alla mia comparsa in questa vita, e c'è sempre continuamente ogni volta che anche mi dimentico di lui dimenticandomi di me, lui è lì, aspetta soltanto che lo chiami per rispondermi e sennò è lì, la sua vita è per la mia, il suo compito è per il mio cammino, pronto a tendermi la mano come ad accettare che la lascio, ma lì sta da sempre per farsi sentire se voglio.

Il corpo si inaridisce, disorienta il contatto con l'esterno e imbizzarrendo e ritualizzando i suoi canali a questo ravviva ricordi antichi, memorie sconsiderate senza forma logica nè emozioni precise, un mix di tumulti e immagini e suoni, un frullato di energia bollente che riempie questo contenitore seppur con dolore spingendo al sollievo e semmai al piacere.

Il corpo come un ramo di un albero secco, la sua forma diversa da qualche tempo fa parla di una storia incredibile fatta di vita e di morte, di amore e odio, di buio e di luce. E l'essere è lì che veglia sulla mia voglia e sulla mia delusione, accoglie i miei suoni e non chiede nulla: chi non chiede ha risposte ma se le risposte sono alle domande allora chi non chiede c'è da quel sempre di cui ci domandiamo, lì per ognuno di noi, sempre.